Professioni

Le competenze della comunità italiana in Europa sono valore aggiunto

Con una mobilità lavorativa, in parte frutto di scelta, per lo più obbligata, di tante e tanti italiani e italiane nel mondo e in Europa, è urgente il riconoscimento automatico, garantito e diretto, all’interno dello spazio europeo, dei titoli professionali e formativi conseguiti in Italia.

Perché?

Un riconoscimento che, oltre a semplificare l’integrazione lavorativa e professionale di chi lascia l’Italia, offre una preziosa opportunità di crescita che tiene conto delle esperienze pregresse maturate nel Paese d’origine.

Come per gli apprendistati e per le esperienze professionalizzanti maturate in Italia, così per le specializzazioni universitarie, quali dottorati e post-dottorati, deve essere garantita l’abilitazione per l’accesso ai concorsi pubblici e privati anche all’estero.

Per la mobilità di ritorno, a chi rientra in Italia dopo anni di lavoro e studio all’estero va riconosciuta e garantita la medesima premialità.