22 Giu Gli italiani e la Svizzera: 22 giugno 1948 l’accordo [Cosmo – Radio Colonia]
di Luciana Mella [Cosmo-Radio Colonia, 6 giugno 2018]
Il 22 giugno 1948, Italia e Confederazione Elvetica siglarono un accordo per esportare manodopera italiana in Svizzera. Un patto che riscrisse la storia delle due nazioni. Ce lo racconta il libro dello storico Toni Ricciardi.
Si intitola “Breve storia dell’emigrazione italiana in Svizzera. Dall’esodo di massa alle nuove mobilità”. (Donzelli, 2018). 246 pagine che ci raccontano la storia di una lunga presenza: dalla prima grande ondata migratoria, con la costruzione della rete ferroviaria tra il 1890 e il 1910, fino alle ultime partenze. Dagli anni duri delle baracche, agli esuli del fascismo, dai trentamila bambini clandestini per i ricongiungimenti familiari negati, esperienza vissuta in prima persona dallo stesso autore, fino alle ultime iniziative per limitare la libera circolazione dei cittadini dell’Unione europea all’interno della Confederazione.
È la fotografia di una nazione in preda ad una sorta di schizofrenia, consapevole da una parte dell‘indispensabilità dei migranti italiani (e non solo) allo sviluppo economico interno, e al tempo stesso dominata dal panico dell'”Überfremdung”, ovvero, letteralmente, l’”inforestierimento” della popolazione. Le pagine di Ricciardi ci conducono lungo un percorso parallelo, che attraversa di continuo il confine tra i due Stati e che, con il supporto di statistiche, documenti d’archivio, riferimenti normativi e testimonianze, apre uno squarcio anche sull’ambivalente politica emigratoria italiana del dopoguerra per uscire dalla crisi.